In bilico tra fantascienza e realtà, in un globo che vive nel 2100, si contrappongono due mondi opposti: quello dei buoni e quello dei cattivi.
Verosimilmente una società di cattivi può diventare “migliore” di quella dei buoni? Tutta la vicenda, con un accavallarsi di ruoli e di situazioni di cui è protagonista indiscusso Robert Goldberg, dimostra che questo può anche avvenire.
Un racconto fantastico che mette a nudo una complessità di situazioni plausibili, anche amorose, semplicemente distorte da una grande lente di ingrandimento.
Una lettura piacevole che ha il pregio di poter essere goduta a più livelli: può scorrere scenicamente davanti agli occhi del lettore che viaggia con la fantasia sull’isola di Caraguera e può essere meditata dal lettore più critico, che ha spazio per commentare frodi fiscali e figure di efferati assassini.
Roberto Bruni
La Trama
Da una idea di Roberto BRUNI, il suo ultimo romanzo “L’ISOLA DEGLI INFAMI”
Tre chilometri. Una striscia di terra tortuosa lunga tre chilometri.
Un cordone ombelicale, fra onde insidiose infestate da pesci cani, che divide il mondo dei “buoni” dal mondo dei “cattivi”.
E le televisioni di tutto il mondo che seguono dall’alto e trasmettono il percorso del condannato. Condannato ad entrare nell’ isola degli infami.
Uno alla volta, e da soli. Puoi anche decidere di non entrare nell’isola maledetta, ma come puoi sopravvivere in una striscia di terra artificiale, impervia, lunga e stretta?
Devi decidere di entrare nell’isola o di lasciarti morire.
E la gente ti osserva, un pubblico pagante, morboso, che vuole vedere cosa decidi di fare.
E se sei un personaggio famoso, della politica, del cinema, dello sport, o un qualunque cittadino posto alla ribalta dell’opinione pubblica per quello che ha commesso, lo spettacolo televisivo mondiale e’ assicurato!
Quando entrerai nell’ Isola degli infami, dovrai assoggettarti alle leggi di chi la governa.
Non esiste più la pena di morte nel “mondo dei buoni”, come stabilito dal governo mondiale nel 2100, e tantomeno deve esistere sull’isola, a meno che non succedano…
Le pene capitali sono tramutate in “ …condannato a raggiungere la destinazione sull’ isola sita In località….”
L’isola identificata nel romanzo, e’ quella di Caraguera, nel Golfo del Messico.
Tante altre isole, con lo stesso scopo, sono sparse in varie localita’, nel mondo.
Nell’Isola di Careguera, per convenzione con il mondo dei cosidetti buoni, non possono entrare piu’ di dieci detenuti alla settimana. Questo limite serve per dare la possibilità a chi organizza la vita sul territorio, un ex giudice Robert Goldberg, di conoscere i nuovi entranti, di parlare loro e inserirli a lavorare nelle varie città dell’isola, in base a quello che facevano prima di essere condannati, ma soprattutto in funzione delle necessità per la vita e lo sviluppo della stessa.
Nessun detenuto deve conoscere i motivi per cui i compagni sono stati inviati sull’isola, a meno che non vogliano confidarsi fra loro; anche per sfogarsi ed eventualmente pentirsi e cercare di dimostrare una loro rivalutazione sociale.
I problemi nascono quando il Governo mondiale, decide improvvisamente di inviare cinquemila detenuti dentro l’isola tutti in una volta sola…..Gente che vuole impadronirsi dell’isola….
Detenuti, tra l’altro, che hanno commesso i piu’ efferati delitti, di mafia, di guerra, di stupri violenti e assassinii…
Una situazione che farebbe esplodere la stabilità nell’isola che a fatica il giudice Robert ha sempre cercato di creare, con l’aiuto di una donna bellissima, Maria Luna, esperta del popolo e della civiltà dei Maya…
Una rivolta che sembra impossibile del popolo dell’ isola degli infami contro il mondo dei buoni, prima, e contro i nuovi entranti, dopo. E contro un generale, donna, la Dr.sa Ferguson, estremamente dura e inflessibile, che per destino della sorte, sarà essa stessa poi condannata, per crimini di guerra, ad entrare nella isola degli infami che lei ha perseguitato….
Un mondo dei buoni che sta per collassare, con una situazione politica ed economica mondiale devastante, causata in primis dal fenomeno del signoraggio e dal comportamento delle banche centrali. E che cerca, ormai troppo tardi, di cambiare mentalità e rimediare agli errori fatti.
E’ possibile che da una popolazione di infami si crei una società migliore che sia ad esempio di quella dei cosiddetti buoni, che li ha mandati lì?
Varie situazioni tra i tanti personaggi, e storie personali avvincenti, dimostrano che ciò potrebbe anche avvenire, se il Giudice Goldberg ….
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